Benedire la mensa e le persone: un gesto per esprimere la nostra fede

Recuperare un aspetto importante della nostra tradizione cristiana: benedire la mensa e benedire le persone con le quali condividiamo la nostra vita. È l’intento di un agile sussidio proposto dall’Ufficio diocesano di Pastorale Familiare: «Benedire – si legge nell’introduzione – è un gesto per esprimere la nostra fede. È quindi bello mangiare insieme ringraziando il Signore che ci dona il cibo».

Scaricabile dal sito della diocesi, il testo è articolato secondo le diverse ricorrenze dell’anno liturgico: la sezione più ampia è dedicata alla Settimana Santa, ma non mancano esempi per la benedizione della mensa in Avvento e in Quaresima, come pure per i giorni feriali, per occasioni speciali come i compleanni e gli onomastici, o ancora per quando si riceve un ospite. In chiusura alcune formule dedicate alle persone: gli sposi, i figli, i nipoti.

«Benedire è un gesto per esprimere la nostra fede. È quindi bello mangiare insieme ringraziando il Signore che ci dona il cibo», si legge ancora nell’introduzione, dove si ricorda che la preghiera prima dei pasti può assumere un grande valore anche nell’educazione alla fede dei figli e aiuta «a riscoprire nelle piccole cose quotidiane il valore del dono e del ringraziare».